Italia, 13 marzo 2020. La produzione deve continuare. Voi operai rientrate e non fate assembramenti. Qui fuori non potete stare.
Carichiamo?
Dentro! Potete lavorare. 8 ore. Poi uscite. Mi raccomando lavatevi le mani. I colletti bianchi: smart working. Voi: qui perché una pressa come ve la portate a casa? E chi l’attiva la pressa? Voi.
Mi raccomando lavatevi le mani.
Nudo il capitale. Il padrone spinge dentro la propria fabbrica i suoi operai. Nessuna perdita di produzione. Né tanto meno scioperi che possano comprometterne il suo normale corso. Lo sapevate che il paradiso non vi sarebbe spettato. La contraddizione innescata da tale condizione d’emergenza è endemica al sistema capitalistico. La sua manifestazione improvvisa non la rende affatto insolita. Le fabbriche non si fermavano in tempo di guerra, le si convertiva o manteneva aperte. Ora non è il momento di chiuderle.
Del resto siete la classe sociale più bistrattata del sistema e non sarà una banale influenza a cambiare la vostra condizione o un virus forse un po' più pericoloso. Del resto, siete la spina dorsale del sistema e non sarà questa emergenza a fermare il vostro lavoro.
Mi raccomando lavatevi spesso le mani.
Appena uscite vi invitiamo ad andare direttamente a casa. Prima lavatevi le mani mi raccomando.
Vi invitiamo a recarvi presso il vostro focolare e possibilmente a riposarvi il più possibile perché domani si ricomincia.
