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CREDENZIALI D'ACCESSO

ID: stasimos@pgpmail.cc / PS: stasimos

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Trilogia.




A questa proprietà privata moderna corrisponde lo Stato moderno, che attraverso le imposte è stato a poco a poco comperato dai detentori della proprietà privata, che attraverso il sistema del debito pubblico è caduto interamente nelle loro mani, e la cui esistenza ha finito per dipendere del tutto, nell'ascesa o nella caduta dei titoli di Stato in Borsa, dal credito commerciale che gli assegnano i detentori della proprietà privata, i borghesi.

Per il solo fatto fatto che è una classe e non più un ordine, la borghesia è costretta a organizzarsi nazionalmente, non più localmente, e a dare una forma generale al suo interesse medio. Attraverso l'emancipazione della proprietà privata dalla comunità, lo Stato è pervenuto a un'esistenza particolare, accanto e al di fuori della società civile; ma esso non è altro che la forma di organizzazione che i borghesi si danno per necessità, tanto verso l'esterno che verso l'interno, al fine di garantire reciprocamente la loro proprietà e i loro interessi.

[...] Poichè lo Stato è la forma in cui gli individui di una classe dominante fanno valere i loro interessi comuni e in cui si riassume l'intera società civile di un'epoca, ne segue che tutte le istituzioni comuni passano attraverso l'intermediario dello Stato e ricevono una forma politica.



1846








Nei paesi a capitalismo avanzato, la radicalizzazione delle classi lavoratrici è contrastata da un arresto di coscienza socialmente indotto, e dallo sviluppo e soddisfazione dei bisogni che perpetuano la servitù degli sfruttati. Nella struttura istintuale degli sfruttati viene così favorito il formarsi di un interesse costituito per il sistema esistente, e la rottura con il continuum della repressione - premessa necessaria della liberazione - non si verifica. Ne segue che il cambiamento radicale che deve trasformare la società in essere in una società libera deve penetrare fino ad una dimensione dell'esistenza umana che la teoria marxiana non ha considerato - la dimensione "biologica" in cui si affermano virtù più vitali e imperativi bisogni e soddisfazioni dell'uomo. Fintanto che questi bisogni e soddisfazioni riproducono una vita di servitù, la liberazione presuppone dei cambiamenti in questa dimensione biologica, e cioè istinti diversi, reazioni diverse del corpo come della mente. [..] Dovremmo dunque concludere che la liberazione significherebbe una sovversione diretta contro la volontà e contro gli interessi prevalenti della grande maggioranza del popolo.


1969








La società non è più laddove proclama istituzionalmente la sua esistenza, nè il politico nelle lotte condotte dagli apparati per controllarne altri. La società non esiste più se non negli interstizi del sistema, dove si intrecciano nuovi rapporti e nuove solidarietà, e si creano nuovi spazi pubblici nella lotta contro la megamacchina e le sue devastazioni; la società non esiste se non laddove gli individui assumono l'autonomia alla quale sono condannati dalla disintegrazione dei legami tradizionali e dal fallimento delle interpretazioni trasmesse; là dove si danno il compito di inventare, a partire da se stessi, valori, scopi e rapporti sociali che possano diventare il lievito di una società futura. L'importante allora non è quel che accade sul proscenio, ma ciò che si fa negli interstizi del sistema e si esprime negli interstizi del linguaggio. [..] Ciò che è in gioco, oggi, non è la protezione e la difesa, ma la riconquista e l'estensione di una sfera in cui possa prevalere l'autoregolazione dei nostri modi di cooperazione sociale e l'autodeterminazione dei contenuti della nostra vita.


1992










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